Siamo Fabrizio
Federico Sansone,in arte:I SANSONI
La chiamiamo così perché serve a raccontare chi siamo.
Diciamo che è un diario di momenti che serve:
a noi per ricordare il cammino, a voi per conoscerci.


Siamo nati nel 1992 e nel 1994. Mentre, “artisticamente” abbiamo preso vita il primo maggio del 2015, per la festa dei lavoratori. Di proposito. Abbiamo pensato fosse l’unico modo per spiegare ai nostri genitori, grandi protagonisti del nostro percorso (con i loro mitologici, prevedibili ma mai fuori moda, “andate a zappare” che ci hanno temprati), che questa passione non è un hobby. È tutto ciò che siamo. E non potrebbe essere altrimenti. Tutto nasce da un’esigenza. A un certo punto abbiamo sentito il bisogno di dire qualcosa e abbiamo cominciato a farlo. Sappiamo che sarà difficile, tanto difficile, ma in questo processo di crescita vorremmo spiegare che non siamo semplicemente “quelli dei video“. Ci serviamo del Web per raccontare una storia, per sperimentare e per crearci una gavetta.
Odiamo essere incasellati a tutti i costi perché ci piace non etichettarci.
Nel Gennaio del 2018 abbiamo debuttato a Teatro con il nostro primo spettacolo, un atto unico dal titolo: “Fratelli… ma non troppo!”. Ci allettava l’idea di esordire con una meta-storia per raccontarci in quanto fratelli e in quanto giovani italiani. È nato tutto dal teatro perché i video sono stati degli esperimenti, sia di scrittura che di realizzazione. È stato eccitante scoprire di poter essere “liquidi” per volare dai nostri canali su Facebook, su Instagram, su TikTok, su YouTube alle tavole del palco. Ci potrebbero essere differenze di linguaggio fra web e teatro? Ci siamo adattati e non abbiamo mai sognato di snaturarci anche perché non siamo tagliati per ballare su TikTok, ad esempio. Abbiamo constatato che la conseguenza principale del nostro lavoro è avere un pubblico. Un pubblico straordinario.Abbiamo registrato più di 400 milioni di visualizzazioni in cinque anni.
Con singolarità come il video “IO non SONO RAZZISTA, però…” che ha avuto più di 30 milioni di visualizzazioni, un corto sul razzismo che ha generato dibattito di cui andiamo orgogliosi. Fare tutte queste interazioni senza gattini che cadono o forme umane ben in vista è quasi impossibile! Ma quello ci colpisce è la differenza di età che hanno i nostri followers; abbiamo capito di essere trasversali. Questo fa sì che nostra nonna, nonostante l’età, ci capisce ed è orgogliosa di noi ma anche il nostro piccolo nipotino della gen z ci aggancia e speriamo sia orgoglioso di noi, un giorno. Basta, praticamente, essere sé stessi sempre per essere credibili e sinceri. E questa potenza narrativa di chi vince ogni tentazione di cambiamento perché “tutti gli altri fanno così” è proprio la differenza agli occhi del pubblico. Ma è una magia che non si può spiegare bene. Ci stiamo provando a parole per trasformarla in concetti ma è quasi impossibile.
Abbiamo iniziato su YouTube con dei video amatoriali. E non “per gioco”, anzi, con passione e consapevolezza.
È cominciato tutto con Stefania Petyx (per questo motivo madrina del progetto e grande nostra amica) che ci scrisse per farci i complimenti per quella serie di video che avevamo realizzato e ci spronò a continuare nonostante i nostri genitori tifassero affinché lei ci disorientasse dal mondo dello spettacolo. Quindi, invogliati dalle parole di Stefania, continuammo a creare video e un giorno creammo un video di un doppiaggio buffo di alcuni animali che diventò virale totalizzando milioni di visualizzazioni. Anche se questo non servì a farci conoscere, i risultati ci hanno reso orgogliosi. Nel Novembre del 2015 mandammo questo video ad un concorso online, organizzato da Niccolò Presta, da Gianluca Comandini e Ivan Tamburrini, vincendolo. Con Niccolò abbiamo imparato tutto quello che c’è da sapere nel mondo dello spettacolo. In Niccolò, nel tempo, abbiamo trovato “un terzo fratello” e che oggi è parte fondamentale del nostro percorso. Nel 2016 abbiamo cominciato ad ideare dei format (parola molto riduttiva vista la liquidità del web ma l’unica per indicare delle ricorrenze narrative) in cui risultavamo ironici e allo stesso tempo impegnati. Ma non abbiamo cercato, a tutti i costi, di essere così. Abbiamo capito che siamo così e basta.
Da quel momento cominciammo a crescere, a cercare il nostro stile e poi, fortunatamente, a registrare un’esplosione di soddisfazioni.
Per il web abbiamo creato una squadra fatta di giovani colleghi siciliani e tutti insieme siamo cresciuti. Dal 2017 al 2019 abbiamo collaborato con ATOM, capitanata da Manfredi Simonetti, con cui abbiamo girato più di 200 contenuti video. Siamo sempre stati autori e sceneggiatori di noi stessi, spesso registi e anche direttori della fotografia. Per alcuni video abbiamo collaborato con un giovane co-autore, come noi, e amico Tancredi Bua. Nella post-produzione abbiamo sempre lavorato a tutti i dettagli, soprattutto su editing, grafiche e gestione della comunicazione.
In TV abbiamo iniziato da piccole esperienze formative: nell’estate del 2018 abbiamo realizzato una co-conduzione di 3 puntate di Paperissima Sprint, su Canale 5; poi nell’inverno del 2019 abbiamo collaborato con “Ciao Darwin”, il noto programma televisivo, che ci ha visto alla conduzione della rubrica “TOP 5” che racchiudeva i momenti migliori di ogni puntata. Nell’estate del 2019 ci siamo esibiti alla finale del “Festival di Castrocaro” su Rai Due, in diretta. Eravamo spaventatissimi. Ma abbiamo superato anche quella. Poi è arrivata Striscia la Notizia, nel 2022 e 2023. Antonio Ricci ci ha accolti nella grande famiglia e noi abbiamo avuto l’onore di poter crescere accanto a dei grandi dell’intrattenimento. Abbiamo realizzato dei fake-trailer, delle parodie della vita reale. Film mentali, pellicole che nessuno vorrebbe vedere, quando la realtà supera la finzione. Sistema che avevamo sperimentato sul web, quindi per noi soddisfazione doppia.
In una terra come la Sicilia dove si dice sempre, anche troppo, che “tutto fatica a crescere” noi sentiamo il bisogno e abbiamo il dovere di cambiare il trend. Conosciamo la responsabilità di queste parole. Dobbiamo essere coraggiosi.
Nel 2023 è iniziato il nostro percorso con Warner Bros per la realizzazione del nostro primo film che abbiamo girato nell’Aprile del 2024. Il film si chiamerà “E poi si vede” e uscirà nel 2025. Un debutto che ci onora e ci rende felici di aver coronato un sogno dopo tanto lavoro e impegno.
La nostra è una lotta vera e propria contro la generalizzazione e i pregiudizi.
Ci piace totalizzare tutte quelle interazioni stimolando il pubblico a riflettere sulle sfumature della nostra società. Ci piace sottolineare la vita di tutti i giorni con la serie delle domande che mi danno “FASTIDIO”; adoriamo sconsacrare tutte le generalizzazioni e le ingiustizie con i nostri “WEBMETRAGGI” corti di 3-4 minuti in cui il messaggio è concentrato; ci piace tantissimo scrivere delle “EMAIL” pacate e tranquille (format nato durante la quarantena del covid) a chi, secondo noi, ha bisogno di un consiglio spassionato. Questi i nostri pilastri narrativi che sono diventati anche dei punti di riferimento per il nostro pubblico, nonché la nostra dimensione perfetta per esprimerci. Sempre, però, in evoluzione.
Ci piacerebbe diventare attori e registi professionisti.
Questo lavoro ci porta un guadagno, fatto che continua a stupire i nostri genitori. Papà e Mamma non fanno altro che ripeterci di mettere dei soldi da parte e noi, dall’alto della nostra spensierata e spregiudicata gioventù, rispondiamo che finché possiamo farlo cerchiamo di condividerli il più possibile per far crescere tutto quello che abbiamo attorno e per muovere l’economia della nostra terra o, semplicemente, perché la vita senza uno scopo è triste e i soldi sono solo un mezzo.
“Tutto torna. I soldi vanno e vengono“
Diceva nostro nonno.
E noi gli crediamo.
Vostri,
Fabrizio e Federico

P.S. “Biografia” si fa per dire, è più un diario sempre in evoluzione che scriviamo insieme.